Oseleta

Profilo del vitigno

L'Oseleta si caratterizza per la sua acidità vivace, i tannini elevati, il colore profondo e l'ottima predisposizione all'affinamento. Produce vini strutturati, spesso di stile robusto e tannico, ma può anche offrire interpretazioni più eleganti se vinificata con cura. È impiegata principalmente in blend con le uve della Valpolicella e talvolta nell'Amarone (Oseleta), oltre a bottiglie in purezza o parzialmente ottenute da uve appassite. Le principali aree di riferimento sono la Valpolicella e la provincia di Verona in Veneto; coltivazioni minori si trovano in altre zone del Nord Italia. Piace agli amanti di vini decisi, da abbinare a carni corpose e formaggi stagionati.

Dettaglio

L'Oseleta è un vitigno autoctono del Veronese, quasi scomparso e poi recuperato negli anni '80. Originaria della provincia di Verona e storicamente presente nelle campagne della Valpolicella, oggi l'Oseleta è coltivata principalmente in Veneto e in alcune aree sperimentali del Nord Italia. I grappoli sono piccoli, con bucce spesse e ricche di pigmenti, che conferiscono ai vini colore intenso, corpo pieno e tannini marcati, bilanciati da una buona acidità che ne favorisce l'invecchiamento. Il profilo aromatico dell'Oseleta spazia dalla frutta nera matura (mora, prugna) a note speziate, pepe nero, cacao e delicati sentori floreali di violetta; con l'affinamento emergono note terziarie di tabacco e sottobosco. In cantina, l'Oseleta si presta sia alla vinificazione in purezza, dando vini robusti, sia all'integrazione nei blend (Valpolicella/Amarone), e risponde bene anche alla tecnica dell'appassimento. Si abbina idealmente a carni rosse alla griglia, selvaggina, brasati, formaggi stagionati e piatti saporiti della tradizione padana.

Regioni principali

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