Incrocio Manzoni

Profilo del vitigno

Incrocio Manzoni si riferisce a una famiglia di incroci ampelografici realizzati da Luigi Manzoni. Le caratteristiche sensoriali principali includono una vivace acidità, una struttura da leggera a media e tannini quasi inesistenti nelle versioni a bacca bianca. Gli aromi dominanti sono quelli di fiori bianchi, agrumi e frutta a polpa bianca, a volte arricchiti da note muscate. Principalmente utilizzato per la produzione di vini bianchi fermi e frizzanti, più raramente si trovano versioni passite o con affinamenti più complessi. Le zone più significative per la sua coltivazione sono il Veneto (Colli di Conegliano, Colli Euganei), il Friuli-Venezia Giulia e il Trentino. È apprezzato per la sua freschezza, bevibilità e versatilità negli abbinamenti gastronomici.

Dettaglio

Incrocio Manzoni è il nome di una serie di incroci creati dal professor Luigi Manzoni negli anni '20-'30, con l'obiettivo di migliorare la viticoltura italiana. Il più famoso è l'Incrocio Manzoni 6.0.13 (Manzoni Bianco), nato dall'unione di Riesling Renano e Pinot Bianco. Principalmente coltivato nel Nord-Est d'Italia, in particolare Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino, ha trovato un buon riscontro anche in Lombardia. I vini presentano una struttura medio-leggera, con una buona acidità e un contenuto alcolico moderato. I tannini sono quasi assenti, specialmente nelle varietà a bacca bianca. Il profilo aromatico è caratterizzato da fiori bianchi, agrumi, mela verde, pesca bianca e, a seconda del clone, leggere note resinose o muscate. Si producono vini fermi, frizzanti e, più raramente, passiti o affinati in legno. Si abbina bene a frutti di mare, risotti delicati, pollame leggero, formaggi freschi e antipasti sia di terra che di mare.

Regioni principali

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