Nero di Troia

Profilo del vitigno

Il Nero di Troia si distingue per la sua acidità vivace e i tannini marcati, offrendo vini sia rustici che raffinati a seconda delle tecniche di vinificazione e dell'affinamento. Gli stili variano da rosati freschi a rossi strutturati, adatti all'invecchiamento in bottiglia o in legno. Le principali aree di produzione sono Castel del Monte e la provincia di Foggia, in Puglia, dove il terroir conferisce ai vini note di frutti scuri, spezie e sentori terrosi. In annate favorevoli, i vini Nero di Troia possono essere longevi, spesso utilizzati in purezza o in blend per esprimere la tipicità del territorio.

Dettaglio

Il Nero di Troia è un vitigno autoctono della Puglia, in particolare della provincia di Foggia e dell'area di Castel del Monte. Si ipotizza che sia stato introdotto dai Greci o che si sia sviluppato lungo l'Appennino Dauno. Questo vitigno a bacca rossa produce vini rossi e rosati di carattere. Il grappolo è compatto, con acini medi dalla buccia spessa, il che favorisce un'estrazione ricca di colore e tannini. Al naso, offre profumi di ciliegia nera, prugna, spezie come il pepe nero, liquirizia e delicate note floreali di violetta. Con l'affinamento, emergono sentori di tabacco e cacao. Al palato, si distingue per una buona acidità e tannini decisi, ma ben bilanciati, che consentono un invecchiamento moderato o prolungato. Si abbina bene a piatti saporiti come carni arrosto o alla griglia, stufati, salumi robusti e formaggi stagionati. Si presta anche a interpretazioni più morbide e moderne con affinamenti in legno.

Regioni principali

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